News

Newsletter 1/2025


NEWSLETTER DELL’OSSERVATORIO DEMENZE DELL’ISTITUTO SUPERIORE DI SANITÀ – n.1/2025

Il gruppo dell’Osservatorio Demenze dell’Istituto Superiore di Sanità propone a partire da oggi una Newsletter sui temi della ricerca e della sanità pubblica nel settore della demenza. Il fenomeno ha un notevole impatto sociale ed economico e riguarda ormai tra persone con deterioramento cognitivo e familiari più del 10% della popolazione italiana. La Newsletter avrà una cadenza quindicinale ed è suddivisa in cinque rubriche: approfondimenti tematici; progetti e piani strategici; notizie dal Fondo Alzheimer e Demenze 2024-26; news dalla letteratura scientifica; corsi/convegni e aggiornamenti dai siti web ImmiDem e Osservatorio Demenze. Riteniamo che sia fondamentale migliorare la comunicazione nel settore della demenza: il continuo incremento delle conoscenze sui meccanismi di base e delle problematiche cliniche e sociali nonché l’arrivo dei nuovi farmaci impone un’accelerazione nel trasferimento nella pratica clinica corrente e nell’organizzazione dei servizi di questi nuovi saperi.  Il tutto impatta in realtà socio-assistenziali molto diverse tra loro, sottolineando l’urgenza di affrontare il tema dell’equità nell’accesso alle cure. La Newsletter dell’Osservatorio Demenze dell’Istituto Superiore di Sanità vuole dare un contributo in questa direzione.

Attendiamo commenti, suggerimenti che ci consentano di rendere la Newsletter realmente utile alle persone con deterioramento cognitivo e ai loro familiari nonché ai professionisti sanitari e sociosanitari e ai decisori di sanità pubblica e più in generale a chi, nel proprio percorso di vita e professionale, incontri il tema della demenza.  (Nicola Vanacore)


1.    Approfondimenti tematici - I costi della demenza


La demenza rappresenta attualmente una delle principali sfide sociosanitarie, che impatta sulle famiglie dal punto di vista economico, oltre che psicologico e sociale. Considerando la somma dei costi diretti, indiretti, assistenziali e a carico della famiglia per la gestione, la spesa annuale per la gestione e il trattamento della demenza in Italia è di circa 23 miliardi di euro. Di questi, circa il 63% è a carico delle famiglie. Infatti, secondo i dati della survey nazionale effettuata dall’Istituto Superiore di Sanità nell’ambito del Fondo per l'Alzheimer e le demenze 2021-2023 (disponibile qui), i costi mensili della malattia a carico delle famiglie si aggirano intorno a 1200€, con valori più bassi per le persone assistite a domicilio e più elevati (circa 1700€) per chi è ricoverato in RSA. Il costo della malattia risulta minore al Sud Italia/Isole, seguito dal Centro e infine dal Nord, con una differenza di circa 400€ mensili tra Sud/Isole e Nord. Questi costi derivano da spese inerenti a diverse categorie. Per le persone non istituzionalizzate, la voce più rilevante riguarda l’assistenza familiare, che incide per circa il 40% sul totale (circa 670 € mensili). A queste seguono le spese farmaceutiche (18% circa, 100€ mensili). Due ulteriori categorie sono le spese per l’assistenza e per l’igiene, corrispondenti entrambe a circa il 12% della spesa (circa 100€/mese ciascuna). Vi è infine un’altra quota significativa (15%, circa 140€) che riguarda spese che non rientrano nelle categorie precedenti. Le differenze tra le tre aree geografiche italiane sono attribuibili principalmente al costo dell’assistente familiare, che al Nord e al Centro risulta superiore di circa 400 € rispetto al Sud e alle Isole. Le misure di sostegno economico disponibili in Italia, come invalidità civile e indennità di accompagnamento, sono poco frequenti nelle persone nello stadio lieve di malattia (33,7% e 9.5%, rispettivamente), e aumentano all’aumentare della gravità di malattia (85% e 84,3% in stadio severo, rispettivamente).
Si comprende dunque come l’impatto economico della malattia gravi significativamente sul Servizio Sanitario Nazionale e sul benessere delle persone con demenza e delle loro famiglie. È dunque necessaria una presa in carico più equa e sostenibile, che valorizzi il ruolo dei servizi e il supporto alle famiglie nei diversi contesti territoriali.   (Alice Paggetti)


2.    Progetti e piani strategici – La Joint Action JADE Health


Nel 2025 è stata avviata la Joint Action addressing Dementia and Health (JADE Health), un’iniziativa che coinvolge 17 Paesi europei con l’obiettivo di ridurre l’impatto della demenza e di altre malattie neurologiche, rafforzando le politiche e i programmi esistenti. La Joint Action, che ha una durata di tre anni, è finanziata dal programma EU4Health dell’Unione Europea ed è coordinata dalla Fundación Para La Formación e Investigación de los Profesionales de la Salud de Extremadura (FUNDESALUD).
Le attività del progetto sono organizzate in dieci work-package (WP) di cui 4 trasversali e 6 tecnici:
WP Trasversali: WP1-Gestione e coordinamento; WP2- Comunicazione e diffusione; WP3-Metodologia e valutazione; WP4-Sostenibilità. WP Tecnici: WP5-Alfabetizzazione sanitaria e accessibilità ai dati; WP6-Rilevazione precoce dei disturbi neurocognitivi; WP7-Verso una prevenzione armonizzata e sinergica di demenza e ictus; WP8-Percorsi di cura per persone con demenza e disturbi neurodegenerativi; WP9-Nuovi modelli di cura centrati sulla persona; WP10-Gruppi vulnerabili e sensibilizzazione sullo stigma.

L’Italia partecipa con l’Istituto Superiore di Sanità (ISS) in qualità di autorità competente e leader del WP7, dedicato alla prevenzione della demenza e dell’ictus nei Paesi partecipanti, con l’obiettivo di sviluppare strategie armonizzate, sostenibili e condivise, a supporto dei processi decisionali. Inoltre, l’ISS contribuisce all’attività del WP8, che si concentra sui percorsi assistenziali per persone con demenza e altre malattie neurodegenerative. Nelle attività condotte a livello nazionale, sono coinvolte due entità affiliate italiane, ovvero l’Azienda ULSS 4 Veneto orientale - Programma Mattone Internazionale Salute (ProMIS) e la Rete delle neuroscienze e della neuroriabilitazione (RIN), oltre a sette partner associati, ovvero le Regioni Veneto, Lombardia ed Emilia-Romagna, l’Azienda Ligure Sanitaria, l’Azienda USL Umbria 1, l’Università degli Studi di Modena e Reggio Emilia e l’IRCCS Azienda Ospedaliero-Universitaria di Bologna. Per ulteriori informazioni e dettagli sul progetto JADEHealth si rimanda al sito del progetto: https://jadementia.eu/  (Guido Bellomo)


3.    Notizie dal Fondo Alzheimer e Demenze 2024-26 - Strategie di implementazione e disseminazione della linea guida “Diagnosi e trattamento di demenza e Mild Cognitive Impairment”


La produzione della linea guida (LG) “Diagnosi e trattamento di demenza e Mild Cognitive Impairment” è stata una delle attività del Fondo per l’Alzheimer e le demenze 2021-2023. La LG include 167 raccomandazioni di pratica clinica e 39 raccomandazioni di ricerca. È stato inoltre prodotto un “care pathway” interattivo come strumento per facilitare l’implementazione dei contenuti della LG e la loro integrazione in PDTA.  Il Ministero della Salute, nell’ambito delle attività del Fondo per l’Alzheimer e le demenze 2024-2026, ha incaricato l’Istituto Superiore di Sanità (ISS) di condurre una serie di attività mirate alla disseminazione e implementazione dei contenuti della LG. Oltre ad essere un riconoscimento della rilevanza di implementare i contenuti di una LG prodotta da un ente pubblico con l’obiettivo di garantire a tutti le migliori cure disponibili, questa attività costituisce la prima esperienza in Italia finalizzata a implementare in modo strutturato i contenuti di una linea guida.

L’attività sarà svolta con il coinvolgimento diretto e attivo dei professionisti sanitari e sociosanitari e di altre figure di coordinamento e di supporto tecnico e organizzativo provenienti dalle singole regioni e province autonome e sarà strutturata in una fase iniziale di formazione e una fase successiva di collaborazione allo sviluppo attivo di azioni mirate alla disseminazione e implementazione a livello locale dei contenuti della LG. Tutti i partecipanti alle attività di disseminazione e implementazione della LG saranno invitati a prendere parte ad un Gruppo Regionale per la Formazione (GRF) assieme ai referenti del Tavolo Permanente sulle Demenze e ai referenti regionali della formazione. Per quanto riguarda la disseminazione, è stato condotto un corso in due edizioni specifico per la disseminazione dei contenuti della LG. I partecipanti ai corsi saranno supportati nella produzione di nuove attività formative da condurre presso la propria regione e di attività di disseminazione della LG. Per quanto riguarda l’implementazione saranno condotti tre corsi, ciascuno in due edizioni, dedicati a CDCD, RSA e CD mirati a fornire informazioni specifiche sulla creazione di piani di implementazione dei contenuti della LG. Il gruppo dell’Osservatorio Demenze dell’ISS supporterà tutte le attività di implementazione condotte a livello regionale. Inoltre, l’ISS raccoglierà e analizzerà i dati di aderenza alle attività di formazione e di efficacia delle strategie di implementazione e disseminazione attivate a livello nazionale e locale. Le attività e i dati prodotti forniranno una base utile a revisionare e allineare in tutte le realtà regionali i Livelli Essenziali di Assistenza e a produrre PDTA locali basati sulle migliori evidenze disponibili. (Eleonora Lacorte)


4.    News dalla letteratura scientifica - Lecanemab: prime esperienze nella pratica clinica. Nuove evidenze da una memory clinic negli Stati Uniti

 

Nel numero di maggio 2025 di JAMA Neurology è stato pubblicato uno studio guidato da Madeline Paczynski della Washington University, che descrive l’esperienza clinica con l’anticorpo monoclonale lecanemab in persone con demenza di Alzheimer. I pazienti avevano ricevuto almeno una infusione di lecanemab prima del 1° ottobre 2024. La diagnosi veniva formulata da uno dei 14 specialisti del centro, e l’eleggibilità era valutata secondo la scheda tecnica FDA e le raccomandazioni formulate dagli esperti. I candidati presentavano un decadimento cognitivo lieve (CDR=0,5) o una demenza lieve (CDR=1). Lecanemab veniva somministrato ogni 14 giorni per via endovenosa, con risonanza magnetica programmata prima della 5ª, 7ª e 14ª infusione. Il trattamento è stato avviato in 234 pazienti (5,9% dei valutati). Il 37% ha avuto reazioni correlate all’infusione, più del CLARITY-AD (26%; p=0,002). Dei 234, 194 hanno ricevuto almeno 4 infusioni (media: 6,5 mesi, DS 3,2) e sono stati monitorati per eventi ARIA: 42 pazienti (22%) hanno sviluppato ARIA, in particolare ARIA-E (15%) e ARIA-H isolato (6,7%). L’ARIA-E si è manifestata precocemente (11% entro 2 mesi), l’ARIA-H più tardivamente (5% entro 4 mesi). A 12 mesi, 29% dei 33 pazienti con follow-up >10 mesi presentava ARIA.

L’incidenza di ARIA-E aumentava con il numero di alleli APOE ε4 (38%, 15%, 11%). La maggior parte degli eventi ARIA era asintomatica o lieve. Tuttavia, i pazienti con demenza avevano un rischio 15 volte maggiore di ARIA sintomatica rispetto ai pazienti MCI (27% vs 1,8%). Durante lo studio, 23 pazienti (9,8%) hanno interrotto il trattamento. In una analisi preliminare gli autori hanno inoltre valutato l’efficacia clinica di lecanemab. Infatti, i dati hanno mostrato che il tasso di variazione stimato nel periodo di trattamento è stato di 1,11 CDR-SB all'anno, che corrisponde al tasso di variazione riportato per il gruppo placebo nel trial pre-registrativo CLARITY-AD. Non sono emerse associazioni tra eventi ARIA e comorbidità o farmaci, inclusi nove pazienti in terapia anticoagulante, senza complicanze. Gli autori sottolineano che il centro dispone di un elevato expertise nella gestione dei trattamenti anti-amiloide, ma riconoscono la limitata potenza del campione. Infine, nella discussione gli autori sottolineano che il tasso di variazione annuo stimato nel periodo di trattamento corrispondeva al tasso di variazione riportato per il gruppo placebo nel trial CLARITY-AD. Analisi future confronteranno la variazione della CDR-SB nei pazienti trattati e non trattati dopo 18 mesi, appaiati per le principali caratteristiche cliniche. (Antonio Ancidoni)


5.    Corsi/convegni e aggiornamenti dai siti web ImmiDem e Osservatorio Demenze.


Vi informiamo che è aperta la call for abstract per il XVIII Convegno “I Centri per i Disturbi Cognitivi e le Demenze e la gestione integrata della demenza” che si terrà nei giorni 27 e 28 novembre 2025 a Roma. Gli abstract possono essere inviati tramite procedura on-line disponibile a questo link entro il 9 settembre 2025.

Ti potrebbe interessare